sabato 4 settembre 2010

P. ha paura di giocare con il “bambino”.


Fianchi enormi

P. ha paura a restare solo in casa,in verità ha paura di restare solo con se stesso,ha paura di farsi del male.

Ho paura del bambino che mi viene a fare visita,qui nella mia testa,e mi spinge a tagliarmi.Nell’ultimo periodo ho paura a combattere,e sapete perché?Perchè so che dovrò combattere contro me stesso,e questo mi distrugge.
Ogni qualvolta che mi taglio mi riprometto di non farlo più,che questa sarà stata l’ultima volta …cazzate,niente di così falso.
Bastano quei fottutissimi sensi di colpa per quelle 400/500 cal. Ingerite dopo 3-4-5 giorni di soli liquidi a far precipitare tutto.E’ allora che mi fanno visita mille altri pensieriche mi tormentano,sembrano come mille aghi nel cervello,sento la rabbia salire,rabbia che io chiamobambino,infatti è come un bambino non gli si può dire di no.

Ti fa sedere in un angolo buio,ti fa spogliare e ti offre una lametta e una bottiglia di alcool.Nel frattempo la rabbia è tale che vorresti esplodere,e allora ecco che il bambino ti offre la lametta,nelle sue mani sembra un giocattolo,assomiglia ad un quadro di Yoshitomo Nara.

La prendi e senza pensare a nulla inizi a tagliare,inclinando la lametta,in modo da tagliare con la punta….in quel momento è il dolore più “bello” che tu abbia mai provato,intanto premi sempre di più fino a che la punta è immersa dentro di te,e tu vedi la pelle aprirsi,il sangue ci vuole un po a vederlo.

Ti fermi solo quando il dolore ormai non lo percepisci…resti li fermo,dentro di te hai un mix di dolore,rabbia e vergogna è allora che per destarti dal torpore in cui sei caduto ti versi l’alcool sulle ferite…la scarica che ti arriva ti fa rinvenire,all’inizio il dolore è tale da vedere la “luce bianca”,non so se sapete quella sensazione di dolore che di solito si prova quando si ha il mal di denti.

E poi resti li,vorresti piangere ma personalmente non viene,resti confuso,disorientato ti chiedi il perché ma come sempre le domande arrivano veloci ma le risposte no.

Il mio corpo è debole,mi sento stanco,mi gira la testa e al lavoro non rendo un cazzo.Mi capita di avere freddo anche sotto un sole estivo,ho per l’ 80% della giornata un dolore al petto e al braccio.Ma in questo momento l’unico pensiero che mi martella in testa è:ANNIENTARMI..
Ho paura a pesarmi,ho distrutto la seconda bilancia,l’ho distrutta perché era diventato un ossessione pesarmi,pesarsi 13/14 volte al giorno era diventato un ossessione.So che per ogni kilo perso comprometto una situazione gia delicata,ma poi si affaccia subito un senso di felicità nel vedere i numeri diminuire.

Sono arrivato alla fine di un altro inutile interminabile e monotono post.Non posso far altro che ringraziare chi è arrivato fin qui [e di aver perso il suo tempo].A me rileggerlo mi mette un senso di vergogna immenso,ma ormai……

Inutile postare i giorni della mia assenza…..gli stessi dell’ultima volta…

4 commenti:

  1. quale vergogna??
    non ha senso che tu prova vergogna,anch'io convivo con i miei pensieri infiniti e ripetuti,le ossessioni,che non ti abbandonano mai.
    io non posso darti consigli perchè non ho idea di cosa dirti posso solo leggere tutto il post e sentire le tue parole . e forse ..chiedertiscusa per la mia inutilità
    E.

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  2. non è una perdita di tempo, e quando non scrivi mi preoccupo per te.
    ti penso spesso, e ti mando un abbraccio.

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  3. Ciao Julian
    è difficile commentare post come questi senza cadere nelle banalità e nella retorica.
    la tua sofferenza è troppo grande, mi viene solo da chiederti se nonci sia proprio nessuno accanto a te che possa alleviare anche solo un pochino il dolore che provi.
    Non stare in casa a tormentarti, esci anche solo per una passeggiata, non stare da solo in balia di quei pensieri.
    Coraggio.

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  4. E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte;
    ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte;
    io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo.
    Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro;
    stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento;
    copri l'amore, ragazzo, ma non nasconderlo sotto il mantello; a volte passa qualcuno,
    a volte c'è qualcuno che deve vederlo.
    Sogna, ragazzo sogna quando sale il vento nelle vie del cuore, quando un uomo vive
    per le sue parole o non vive più;
    sogna, ragazzo sogna, non cambiare un verso
    della tua canzone, non fermarti tu...
    Lasciali dire che al mondo quelli come te perderanno sempre;
    perchè hai già vinto, lo giuro,e non ti possono fare più niente;
    passa ogni tanto la mano su un viso di donna, passaci le dita;
    nessun regno è più grande di questa piccola cosa che è la vita
    E la vita è così forte che attraversa i muri senza farsi vedere la vita è così vera
    che sembra impossibile doverla lasciare;
    la vita è così grande che quando sarai sul punto di morire, pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire
    Sogna, ragazzo sogna, quando lei si volta,
    quando lei non torna, quando il solo passo
    che fermava il cuore non lo senti più ;
    sogna, ragazzo, sogna,passeranno i giorni,
    passerrà l'amore, passeran le notti,finirà il dolore, sarai sempre tu ...
    Sogna, ragazzo sogna, piccolo ragazzo
    nella mia memoria, tante volte tanti dentro questa storia: non vi conto più;
    sogna, ragazzo, sogna, ti ho lasciato un foglio sulla scrivania, manca solo un verso
    a quella poesia, puoi finirla tu.

    antonella

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Ryan Thomas